IN TERZA B CON LA PROF. Di LETTERE DI MARIA STELLA GELMINI
Di e Con
Federica Festa
Supervisione di Rocco Ciarmoli
Voce preside di Eugenio Masciari
VINCITORE DEL PREMIO
“Vittorio Mezzogiorno”
(vinto già da Ascanio Celestini, Davide Enia,Valerio Mastrandrea) come miglior attrice emergente.
Gli spettatori-studenti entrano in sala e si trovano in un’ aula scolastica in tutto e per tutto:
per ognuno di loro un banco verde e una sedia li aspetta.
In cattedra la prof. Spinelli, buffa e severa insegnante di lettere, precaria da ventidue anni e ormai stanca di aspettare una cattedra che non arriva mai. La troviamo addormentata sui temi di italiano da correggere, ma la campanella anche questa volta la sveglia e inizia la sua ora di lezione, in terza B.
Appello, giustificazioni, spiegazione del Manzoni, consegna compiti e interrogazioni a tappeto proprio come tante altre mattine, ma qualcosa rende quel giorno unico.
Il bidello consegna una circolare di sospensione dall’incarico per la prof Spinelli per inadeguatezza professionale…
La nostra prof, metafora di una scuola in cui i presidi chiedono agli allievi di connettersi ad internet perché non sanno farlo, ha vissuto per anni tra luci al neon, graduatorie, antologie e sedie che rompono le calze. Ha difeso il crocifisso nelle aule come simbolo dei valori della nostra società, della solidarietà. E ora quella stessa scuola la mette alla porta.
Di fronte ai suoi studenti la sua austerità si scioglie, e la prof si ritrova a interrogarli ancora una volta, ma non sul Manzoni, ma sulla scuola che vorranno.
In compagnia di una prof antiquata e severa, ma buffa e maldestra, appassionata di poesia e di coccoina, dell’epoca della Restaurazione si compie un viaggio divertente in una terza B di oggi.
CRITICA DI STAMPA E DI SETTORE:
“L’irresistibile professoressa che sa tutto sulla Gelmini”
Carlotta de Leo, Corriere della Sera
“Ricreazione: Diverte, impegna, appaga.”
Tiberia de Matteis, Il Tempo
“L’insegnante Spinelli travolge il pubblico”
Gabriella Gallozzi, L’unità.
“Il talento indiscusso di Federica, la sua comunicativa, la capacità di far ridere trattando un tema attuale e scottante. Il fatto che il suo é uno spettacolo “piccolo”, fatto con pochi mezzi, ma che a maggior ragione é la prova che il teatro fatto con passione e amore, e la recitazione in generale, non hanno bisogno di molti orpelli, né di grandi mezzi.Anche attraverso poche cose, si può emozionare e far ridere, con le sole doti dell’attore”
Giovanna Mezzogiorno, Attrice
La professoressa Festa-Spinelli mette tutti al proprio posto e lo fa con un’ironia garbata ed elegante. La sua comicità è così autentica da sconfinare ogni tanto in un riso dal gusto un poco amaro, dovuto a una riflessione attenta su una scuola che giorno dopo giorno testimonia la sua crisi, attraverso il disagio sociale del precariato. E in questa condizione di precarietà in cui si trovano insegnanti, giovani, ideali e perfino le mura delle aule una sana ricreazione diventa il miraggio di una nuova scuola.
Consigliato ai professori, quelli veri, ai genitori, agli alunni.”
Tiberia de Matteis, Roma C’è
GLI SPETTATORI HANNO SCRITTO
(tratto da Il diario dello spettatore, Festival OperaPrima, Teatro del Lemming, Rovigo)
Ho rivissuto un bel sogno di quando ero a scuola tanto che mi dispiace che fosse l’ultimo giorno (di scuola)
M’ero persino affezionato alla prof.
Davvero divertente e velato di una critica sottile.
Samuele
Un’attrice stupenda, bravissima ci ha divertito
tantissimo con intelligenza ed ironia, ma ci ha spiazzato
alla fine con dolcezza e malinconia.
Forte forte forte!!!
Anonimo
Stupendo, meraviglioso! Complimenti all’insegnante bravissima!
Anonimo
L’ho trovato divertente e allo stesso tempo reale!!!
Anonimo
In alcuni momenti ho creduto di essere veramente a scuola!
Grazie a Federica!!!
Anonimo
Ho appena fatto un viaggio nel tempo ma a scuola non
ricordo di essermi mai divertita così. Grazie, è stato per
me anche molto commovente perché lo spettacolo si è
svolto nella mia scuola superiore.
Buon lavoro.
Camilla
Geniale, originale, da portare nelle scuole.Anonimo
Ho riso un sacco, mi sono molto divertita ma è stata anche un’ora dei “perché”, una riflessione sulla capacità delle istituzioni di annullare le persone.
E di come i giudizi arrivano sempre a colpirti alle spalle.
Che poi ti rendi anche conto di quanto sai bene la pubblicità
e poco le poesie. Che amarezza!
Anonimo
Federica Festa è molto brava.
Lo spettacolo mi è piaciuto molto, è stato un ritorno alle superiori assai divertente.Magari le prof. fossero state tutte cosi. Avremmo appreso il doppio divertendoci: o forse no?
Anonimo
Divertente.
Con qualche tocco di poesia. Da morir dal ridere!
Bravissima prof, leggera, immediata, capace di essere
drammatica e poetica, bella la mimica.
Uno spettacolo che rivedrei volentieri!
Elisabetta Mazzulla